Come creare contenuti utili

Che cosa vuol dire contenuto utile? È molto semplice in realtà, e per comprendere a pieno il senso di questo concetto è necessario mettere in stand by il professionista e ragionare come un utente medio. Cosa fa un utente medio quando ha bisogno di qualcosa? Effettua una ricerca su Google, il più delle volte con una query conversazionale. Andiamo per step: che cos’è una query? Quando si utilizza Google o un qualsiasi motore di ricerca l’unica cosa che si può fare è inserire del testo nella barra di ricerca e scegliere uno dei contenuti che la stessa restituisce. Da quando Google ha fatto la sua apparizione nel 1998 ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti, e il nostro approccio alla ricerca online si è evoluto, passando dalla classica ricerca basata sulle keyword secche, ad esempio “Hotel Roma”, a ricerche più complesse. Ogni ricerca che effettuiamo è in realtà una richiesta (in inglese, appunto, query) al database del motore di ricerca. Le query possono essere di vario tipo, ma più sono articolate, più assomigliano a una conversazione reale, più vengono definite conversazionali. Prendiamo a titolo di esempio la ricerca “Come fare il nodo alla cravatta”. In effetti, se l’esigenza dell’utente è trovare un contenuto al cui interno viene spiegato come si fa il nodo alla cravatta, una ricerca basata sulla query “nodo alla cravatta” potrebbe restituire contenuti poco adeguati, o meno adeguati, come ad esempio una infografica che illustra le varie tipologie di nodi: sapere quanti nodi esistono non lo aiuterà a risolvere il suo problema, è solo un’informazione, magari interessante, ma non utile in relazione alla sua esigenza. La sua azione, ovvero effettuare una ricerca su Google, porta con sé delle aspettative, e vederle disattese è frustrante. L’obiettivo del produttore di contenuti sarà, quindi, posizionarsi il più in alto possibile nelle SERP di Google con un contenuto che risponda esattamente all’esigenza dell’utente, nel caso specifico una guida su come fare il nodo alla cravatta, per promuovere in modo nuovo le cravatte che vende la sua azienda. Se si riesce, tramite l’ottimizzazione SEO del testo e del sito, a posizionarsi in prima pagina con un contenuto utile, il risultato finale sarà solo uno: la soddisfazione dell’utente. E la soddisfazione dell’utente è il primo passo per raggiungere il Santo Graal dei produttori di contenuti: la conversione da semplice fruitore a cliente/consumatore.

    Francesco Ambrosino

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